Roma, 12 maggio 2022 – “Dopo un’attenta lettura di quanto previsto dal disegno di legge sulla riforma dell’ordinamento giudiziario, attualmente all’esame del Senato, e ascoltate le criticità mosse dall’Associazione Nazionale Magistrati, condividiamo le perplessità espresse dai colleghi. Pur consapevoli che le innovazioni legislative contenute nel disegno di legge citato non si estendono alle Magistrature speciali – contabile e amministrativa – riteniamo che possano ledere la garanzia costituzionale dei cittadini al buon funzionamento della giustizia”.
E’ quanto si legge in una nota a firma congiunta di Gia Serlenga, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi (ANMA) e Paola Briguori, presidente dell’Associazione Magistrati della Corte dei Conti (AMCC) trasmessa al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Francesco Paolo Sisto, alla Ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e al Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati ANM, Giuseppe Santalucia.
“L’avanzamento dei magistrati slegato da criteri strettamente automatici ha già dato risultati abnormi negli anni passati; volerlo oggi ancorare anche al tasso di riforma delle decisioni adottate rischia di compromettere la libertà di convincimento e l’indipendenza del singolo magistrato, favorendo una pericolosa spinta alla verticalizzazione dell’intero plesso, senza apportare una reale utilità al funzionamento del sistema se l’obiettivo è – e non può essere diverso – garantire il cittadino” sottolinea Gia Serlenga, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Amministrativi.